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Chi Sono

Sono una psicologa clinica e ho intrapreso la mia intera formazione fuori sede, presso l’Università degli Studi di Padova, iniziando il mio percorso con la laurea triennale in psicologia dello sviluppo e dell’educazione, per poi proseguire con psicologia clinica.

Durante il mio cammino formativo ho deciso di fare un’esperienza estera, volando in Spagna, all’Università Pontificia di Salamanca. Questo è stato un periodo molto importante per me, facendomi avvicinare alle tematiche di maltrattamento familiare, relazioni tossiche e dipendenze affettive, violenza di genere e violenza sui minori; tanto da avermi spinta - qualche anno più tardi - a prendere un master di II livello in psicopatologia forense e criminologia all’Università di Firenze.

Ho avuto varie esperienze pratiche negli anni: dal lavorare a Milano con ragazzi e adulti con sindrome di Down, all’assistere ai colloqui con famiglie difficili presso il tribunale dei Minorenni di Firenze, fino all’assistere ai colloqui nell’Unità Operativa di Psicologia di Prato.

Di Cosa Mi Occupo

Sono corsista della scuola di Specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale presso il Miller di Firenze.

Attualmente lavoro come psicologa clinica libero professionista presso due studi privati a Prato e Lucca con adolescenti, adulti e anziani. I sintomi maggiormente riportati sono:

  • L'attivazione fisiologica dell'ansia(tachicardia, sudorazione, vertigini, testa leggera, tensione muscolare)
  • Difficoltà nella sfera sociale e relazionale
  • Pensieri rigidi e poco flessibili
  • Umore instabile
  • Difficoltà alimentari
  • Problemi del ciclo sonno-veglia
  • Pensieri intrusivi o ricorrenti, rimuginazione e ruminazione
  • Fobie
  • Difficoltà legate alla sfera sessuale
  • Elaborazione di separazioni o lutti

Un altro ambito che amo profondamente è tutto ciò che riguarda la neurodiversità, l’atipicità psicobiologica: spettro dell’autismo (ed ex sindrome di Asperger), ADHD, DSA, Sindrome di Tourette, ecc. Sono profondamente affascinata da questo mondo meraviglioso, strano e incompreso ai più.

Propongo percorsi e protocolli cbt, soprattutto di terza generazione (Acceptance and Commitment Therapy, Dialectical Behavior Therapy, Compassion Focused Therapy, Mindfulness, Terapia Metacognitiva Interpersonale) per:

  • Depressione
  • Riconoscimento masking e caratteristiche dell’autismo femminile
  • Social Skills
  • Accompagnamento consapevolezza identità di genere
  • Riconoscimento problematiche sensoriali
  • “Meltdown” e “Shutdown”: riconoscerli e prepararsi
  • Empowerment (dagli interessi assorbenti)
  • Riconoscere il funzionamento della “coppia neurodiversa”

Teniamoci bene a mente che, come disse Temple Grandin: “il mondo ha bisogno di tutti i tipi di mente”.

Inoltre, lavoro come criminologa al Centro Italiano per la Mediazione (CIPM Toscana), con i detenuti sex offenders del Carcere “La Dogaia” di Prato, nel percorso di riconoscimento del reato e prevenzione della recidiva.

Per ultimo – ma non per importanza – ho avuto la fortuna di trasformare le mie passioni e interessi in lavoro, facendo la ricercatrice sia in campo criminologico sia clinico.

Il Mio Approccio

Partiamo dal presupposto che tutti gli esseri umani in quanto umani funzionano allo stesso modo, alternando periodi di maggiore difficoltà durante i quali si sentono sopraffatti dalle emozioni, a periodi di serenità e funzionalità. Il punto è quanto intensamente e quanto frequentemente.

Una “vita vitale” non è caratterizzata da un continuo stato di combattimento contro i propri pensieri ed emozioni. La disfunzionalità sta nel sentire un disagio significativo, protratto e trasversale nella maggior parte dei propri ambiti di vita, come anche essere la causa sistematica della sofferenza delle persone che ci stanno attorno.

I pensieri ai quali siamo tanto affezionati e che crediamo così veri ed importanti ci causano emozioni che a loro volta causano comportamenti, in un circolo vizioso spesso inflessibile e difficile da osservare da soli.

Credo che come professionisti della salute mentale ci si debba sempre fondare sulla ricerca empirica, proprio come forma mentis, dato che questa è il fondamento imprescindibile di qualsiasi disciplina che fa parte delle scienze. L’approccio terapeutico che ho scelto - quello cognitivo-comportamentale – è evidence-based, il che significa che i professionisti che utilizzano questo approccio, in seduta si avvalgono di metodi empiricamente studiati negli anni e via via migliorati, attraverso trial clinici randomizzati. L’anglosassone National Institute for Health and Care Excellence, nelle sue linee guida indica la CBT (Terapia cognitivo- comportamentale) come gold standard per molti disturbi psicologici.